CARTELLE EQUITALIA: ECCO QUALI CONVIENE ROTTAMARE
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Cosa si intende per rottamazione delle cartelle e quali sono quelle che conviene rottamare? 

Con rottamazione delle cartelle, tecnicamente nota, come " definizione agevolata " i contribuenti hanno l'opportunità di estinguere il proprio debito con l'agente della riscossione, usufruendo di uno sconto sulle somme dovute. In particolare, si risparmiano le sanzioni, gli interessi di mora e una parte dell'aggio di riscossione, che va ridotto in proporzione alle sanzioni e agli interessi di mora rottamati. La rottamazione può essere richiesta per i debiti che sono stati affidati all'Agente della riscossione entro il 31 dicembre 2016, e il debito può avere come oggetto imposte e tasse come Irpef, Iva, bolli auto, tributi locali, ( Imu, Ici, la tassa rifiuti e tutto quello che va pagato a comuni e regioni), le multe stradali, i contributi previdenziali dovuti all'Inps e alle Casse previdenziali. 

Per decidere quali cartelle rottamare, il primo passo è richiedere all'Agente della riscossione il proprio estratto di ruolo. In esso sono contenute tutte le cartelle di pagamento emesse a carico di una persona o di una società. Il contribuente può richiedere gli estratti di ruolo personalmente, o per mezzo di un delegato, recandosi allo sportello del concessionario oppure tramite posta elettronica certificata, la pec. Il modulo da compilare per la richiesta degli estratti di ruolo è scaricabile dai siti internet di Equitalia. Nonostante con la rottamazione il risparmio sul debito sia assicurato, va valutato attentamente per quali cartelle presentare la domanda di rottamazione. 

Quelle più convenienti da rottamare, sono le cartelle in cui la somma dovuta per sanzioni è molto alta poiché anche il risparmio è elevato; le cartelle molto vecchie, per le quali sono maturati molti interessi di mora, con notevole riduzione del debito; le cartelle per cui l'agente della riscossione ha notificato un preavviso di fermo o di iscrizione ipotecaria; le cartelle per le quali si teme di subire in tempi brevi un pignoramento. Anche in questo caso, la domanda di rottamazione blocca le nuove esecutive. 

Non è però detto che sia conveniente chiedere la rottamazione di alcune cartelle. Generalmente non conviene rottamare le cartelle che sembrano prescritte; le cartelle che siamo sicuri di non aver mai ricevuto; le cartelle per cui è stata già proposta una opposizione, quando ci sono buone possibilità di vincere la causa; i debiti che sappiamo già di non poter rispettare.

La rottamazione può essere pagata in cinque rate al massimo. Se anche una sola rata non viene pagata, viene pagata tardi o viene pagato un importo minore, il contribuente decade dalla rottamazione. A causa della decadenza dalla rottamazione , per lo stesso debito non potrà più esssere richiesta alcuna rateazione all'Agente della riscossione, che potrà pretendere il pagamento in un'unica soluzione. In ogni caso, è essenziale valutare attentamente se si ha a disposizione la liquidità necessaria per pagare la rottamazione.

Dopo aver esaminato gli estratti di ruolo, avremo scelto quali cartelle rottamare e quali no. Per le cartelle non rottamate le possibili soluzioni sono due. 
Si potrebbe decidere di non rottamare alcune cartelle perché il debito è eccessivo e non si vuole rischiare di decadere dalla rottamazione. In questo caso, si può attendere la notifica di un atto successivo dell'Agente della riscossione, come un'intimazione di pagamento o un preavviso di fermo. Non appena tale atto successivo viene notificato, può essere richiesta la normale rateazione delle cartelle esattoriali.

Diverso è il caso in cui una cartella non venga inclusa nella rottamazione perché, ad esempio, prescritta o non notificata. Anche in questa ipotesi, si dovrebbe attendere un successivo atto dell'Agente della riscossione. Ricevuta la notifica di tale atto, sarà possibile presentare ricorso per far valere la prescrizione o la mancata notifica della cartella, che ne costituisce il presupposto.
 
 
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