Se equitalia sostiene di averti notificato una cartella di pagamento e tu, al contrario, affermi di non averne mai ricevuto copia, o che magari l'atto è stato ricevuto da un soggetto non legittimato al ritiro, hai un solo mezzo per contestare la firma presente sulla relazione di notifica della raccomandata: la cosiddetta QUERELA DI FALSO.
La querela di falso è uno strumento volto a contestare l'efficacia di prova legale di un documento come per esempio la dichiarazione del postino in quanto pubblico ufficiale, compresa anche la relazione di notifica con la quale l'agente postale afferma di aver consegnato una raccomandata a una data persona. Serve quindi per togliere all'atto pubblico o alla scrittura privata ogni carattere di prova privilegiata.
Con questo strumento se si ha il sospetto che l'atto pubblico abbia subito una contraffazione, un'alterazione o contenga una dichiarazione falsa, come per esempio il plico consegnato al destinatario mentre così non è, si ha la possibilità di far accertare la falsità del documento e privarlo così del valore probatorio.
Per cui in definitiva per contestare la firma sull'avviso di ricevimento della raccomandata contenente cartelle di Equitalia non basta il semplice disconoscimento della firma stessa, ma occorre un apposito procedimento che provi la non genuinità del documento. Questa prova può essere fornita per esempio con la produzione di vecchi documenti firmati dall'interessato, da cui si possa vedere la differenza di grafia.
Una volta avviato il procedimento, il giudice nominerà un consulente tecnico d'ufficio che attraverso la comparazione delle firme verificherà se quella apposta sulla raccomandata appartiene al contribuente o a terzi non legittimati al ricevimento.
Con la querela di falso si potrà dimostrare che la firma " per ricevuta" apposta sul registo del postino è stata apposta da un familiare non convivente stabilmente con il contribuente o da un vicino di casa non legittimato a ritirare la posta o da un soggetto che si è qualificato costode del palazzo mentre tale non è oppure affermare che la firma non è la propria, così da rendere nulla l'intera notifica e, quindi, la pretesa di pagamento di Equitalia.